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Arriva la versione 5.0 del celebre client di posta di Mozilla, si salta dalla versione 3.1.11 alla 5 senza passare per una 4, probabilmente per allinearsi alla versione del browser Firefox, anche  lui giunto alla quinta reincarnazione poco fa, versione di Firefox per la quale mi riservo di scrivere qualche impressione a breve.
Si aggirano intorno a 400 le modifiche ed i miglioramenti apportati a questa versione rispetto alla precedente, Mozilla infatti assicura che ora Thunderbird è il client che tutti aspettavano, mi chiedo se davvero cì sono utenti che ancora aspettano un client di posta “vecchio stile” Mozilla crede di si ed io rispetto questo pensiero, vengono assicurate una maggiore facilità di utilizzo ed una maggiore velocità. Si passa sul motore Geko 5, lo stesso, ovviamente, utilizzato su Firefox 5.

Tra le maggiori novità troviamo:

  • Un nuovo gestore dei componenti aggiuntivi, (estensioni), identico a quello di Firefox 5.
  • Un nuovo wizard per la configurazione assistita degli account di posta più moderno e semplice.
  • La massima versatilità nell’organizzazione delle tab che ora si possono tranquillamente trascinare.
  • Maggiore compatibilità con Windows Vista e Seven.
  • Supporto per Mac OSX, anche su 64bit, che però sancisce il termine del supporto su PowerPC 🙁

Gli utilizzatori della versione 3.1.11 avranno la possibilità di passare alla nuova versione in modo automatico.
Cessa definitivamente il supporto alla versione 1.5, supporto che andrà a morire presto anche per il ramo 2.0.

Nella sezione “mozilla corner” del blog trovate il download a questa versione di Thunderbird, credo però che il tramonto del client di posta per come lo si intendeva qualche anno fa sia davvero prossimo, oggi abbiamo la necessità di una maggiore integrazione con netowrk di diverso genere, abbiamo bisogno di accedere alle informazioni e quindi anche alla posta elettronica in differenti momenti e modi, la vogliamo consultare e redarre in mobilità, la vogliamo integrata con il lavoro, ma anche slegata da esso se vogliamo. Il mancato, da sempre, supporto di thunderbird per l’integrazione, ad esempio, con l active directory di Microsoft lo ha reso un client inadatto all’uso in azienda… Che si sia giunti davvero al canto del cigno per il nostro uccello di tuono ? Come dico sempre… Staremo a vedere.