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Nei nostri tempi il fenomeno del retrogaming è molto molto diffuso, questo comporta il manifestarsi di idee, iniziative e progetti di merito, in ambito software, con lo sviluppo di emulatori sempre più performanti e “raffinati”, in ambito social con l’esplosione esponenziale di “RETROGIOCATORIi” che si cimentano in lunghi gameplay e dirette evocative ed iniziative di promozione CULTURALE, (consiglio la Kenobisboch Producrion), sia nell’hardware, ambito in cui costruttori e produttori presentano moltisimmi “oggetti” alcuni degni di nota, altri meno. Tra quelli degni di nota, che hanno fatto breccia nell’interesse generale, non possiamo non menzionare il BitBoy, oggetto e soggetto di questo breve articolo
Il BitBoy altro non è che una mini, molto mini, console da gioco, in grado di far girare giochi per defferenti piattaforme,  grazie l software di emulazione, sono disponibili in emulazione differenti macchine da gioco: Nes, SNes, Mastersystem, Megadrive, NeoGeo, PCEngine, GamaBoy e non solo, sono infatti presenti hack che ci permettono di giocare a giochi DOS, come ad esempio: Doom con i suoi derivati, Prince of Persina, Wolfenstein e altro ancora…

Mentre scrivo queste poche righe è uscita una nuova versione del BitBoy chiamata pocketGo, io possiedo la versione 3, differente dal punto di vista estetico, rispetto a quella che potete osservare nelle foto quì sopra, poco cambia dal punto di vista dell’hardware, vengono aggiunti due testi a grilletto sul lato della console, ma la batteria non è più removibile, insoma questione di gusti alla fine

La console ha una buona autonomia, circa 3 ore di gioco, una corce direzionale a 4 direzioni, quattro tasti di azione, due tasti funzione (star e select), un interuttore fisico per l’accensione, presa microusb per alimentazione/ricarica, jack per le cuffie da 3,5, ed un alloggiamento per la scheda SD, fine! Niente bluetooht, Wi-fi o simili. Il dispositivo non dispone di alcun storage interno, sistema operativo e file risiedono sulla scheda SD, in dotazione ne viene data una da 4Gb unitamente ad una chiavetta USB che ci merpette di collegarla al computer. Il sistema operativo del BitBoy contiene già gli emulatori di riferimento, ma le ROM, ovviamente no, per giusti motivi di copyright, sarete voi a doverle inserire manualmente.
In rete sono disponibili tutorial per l’aggiornamento del sistema con software personalizzati e modificati, fate attenzione, tuttavia, alla revizione hardware del vostro dispositivo.

Premesso che il costo di questa miniconsole si aggira sui 30/40 dollari/euro, potreste trovarlo anche sotto i 30 euro, e che quindi mantiene le promesse tispetto all’impegno che si assume, utilizzatelo come passatempo e nulla più, qualche minuto di divertimento, adatto per lo più ad emulare GameBoy/Color/Advance, non vi consiglio piattaforme più strutturate, l’hrdware è infatti all’altezza del compito, ottima l’emulazione Megadrive, meno quella Super Nintendo, il problema è il display di ridottissime dimensioni, giochi più ricchi di particolari e con visioni più ampie, giochi di ruolo con l’utilizzo di testo, simulatori a tema, risulterebbero, a mio “miope” avviso ingiocabili.
Macchinetta per appassionati e smanettoni, per quel che costa da provare.

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